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Saladdaysmagazine.com by Arturo Lopez

Seppur poco conosciuti, i Todio hanno alle spalle una carriera ventennale costellata da partecipazioni su diverse compilation e tre dischi all’attivo. Dopo aver ascoltato qualche estratto dei precedenti lavori arriviamo a ‘Biomechanical Future Engine’, disco che già dopo pochi ascolti si dimostra il migliore finora partorito dal quintetto marchigiano.

La loro proposta è assai varia, nei loro brani troviamo elementi heavy, altri che conducono diretti al goth rock al femminile (non a caso nella line-up è presente una cantante) e in minima parte il prog, genere che li ha contraddistinti in passato. La cosa che piace di questo nuovo episodio dei Todio è sicuramente la capacità di variare con estrema facilità ritmiche e scenari senza per questo perdere di vista il concept del lavoro. Si passa da brani cadenzati di chiara matrice teutonica ad altri molto più rocciosi dove la scuola metal nordica si fa sentire nelle vesti di ispiratrice. Le parti vocali – costantemente sorrette dall’uso di tastiere – mostrano la bravura di questa cantante, autrice di una performance a tutto tondo, senza cedimenti improvvisi. Se la musica heavy è il vostro pane quotidiano e non avete mai avuto modo di conoscere i Todio questa potrebbe essere l’occasione giusta per dar loro una chance.

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